Cactus OPUNTIA dillenii: colore unico antiossidanti magici!


Da qualche anno ho incontrato l'Opuntia dillenii, una sorellina del fico d'India importato e coltivato in Italia da Titti Diviccaro che nel Salento ha trovato il paradiso per questo piccolo frutto messicano dove viene consumato come gelatina.

Il frutto è davvero particolare: grande poco più di una noce, pieno di semi e con poca e preziosa polpa ricca di antiossidanti.

Tagliandolo otteniamo dei deliziosi cuori, possiamo eliminare i semi e scegliere di usarlo in diverse preparazioni.

Io ho provato prima di tutto a fare un succo.
Le ho lasciato i semi  e la buccia e ho usato un estrattore orizzontale.
L'Opuntia produce, come il fico d'India quando si estrae con la pelle, una mucillaggine che rende il succo molto denso, per questo l'ho diluito aggiungendo succo di mela, carota e sedano.

Il succo è diventato di un meraviglioso colore che caratterizza praticamente ogni ricetta in cui viene usata l'OP.

Succo di Opuntia, mela, carota e sedano

Durante il corso di fermentazione abbiamo impiegato l'opuntia in una deliziosa cheese cake di formaggio (vegano e crudista) fermentato che per metà abbiamo colorato con 2 frutti. 

Cheese cake crudista di formaggio fermentato per metà colorato con l'Opuntia.


Usando le Opuntie ho sentito una affinità con i pomodori, per questo ho creato questa nuova ricetta fatta con semi di chia, pomodoro e origano: una delizia servita con un fresco formaggio di mandorla.




Tutti i frutti rossi/viola come i frutti di bosco sono ricche di antocianine.

Le antocianine svolgono attività antiossidanti, diminuiscono la fragilità capillare e l’aggregazione piastrinica, proteggono le vie urinarie, contrastano l’invecchiamento della pelle e la perdita di memoria, oltre a svolgere un’azione preventiva nei confronti di alcuni tumori.

Tutti gli alimenti blu/viola sono caratterizzati da un elevato quantitativo di
fibra solubile che regola l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri semplici e favorisce lo sviluppo della flora batterica intestinale.

Dovete assaggiarli!

A Milano si trovano al Centro Botanico di Via Cesare Correnti 10


Commenti

Post più popolari