Karela o melone amaro: 3 incontri, un sapore unico!

Come molti di voi sanno frequento abitualmente i negozi etnici per prendere ingredienti che trovo facilmente o per curiosare tra le nuove importazioni.

Ho sempre avuto l'abitudine di invitare nella mia cucina amici stranieri per imparare i segreti delle loro preparazioni e così, piatto dopo piatto, dal platano en tentacion cubano alla "vera" caipirinha brasiliana ho viaggiato in tutto il mondo.

Ma una delle cose più divertenti confesso che è perdermi nei dettagliati suggerimenti per preparare i piatti più esotici nei negozi etnici, in cui mi vengono preparati gli ingredienti e mi si incarica di fare il piatto! Così ho scoperto il meraviglioso spezzatino di jack fruit, un piatto davvero inaspettato che mi ha colpita molto e ha fatto furore con i miei ospiti!

Un ingrediente però mi ha colpita perchè l'ho incontrato 3 volte: il Karela.

La prima volta proprio nel negozio etnico mi aveva incuriosito per la sua buccia:


sembra un cetriolo o una zucchina ma la buccia non è liscia, presenta molte protuberanze. Quando ho chiesto cosa fosse mi è stato spiegato che è un cetriolo amarissimo che viene usato per curare il diabete. Pur amando i cibi amari non ho pensato fosse interessante e non sono scesa in dettagli.

Il secondo incontro fu virtuale: avevo appena conosciuto lo chef Michele Maino dell'Osteria 55 e mostrandomi alcune fotografie lo riconobbi subito.

Il terzo incontro fu il più interessante: dopo averlo comprato mi sono decisa ad assaggiarlo!
Normalmente viene cucinato, ma io ho scelto una via diversa: l'ho tagliato a metà, privato dei semi e ne ho estratto il succo.

I semi sono piuttosto grandi e mediamente duri. La scelta se toglierli o no dipende dalla potenza del vostro estrattore. Se li togliete potete anche conservarli e seminarli, così avrete i vostri Karela nell'orto! 
La prima volta il succo mi sembrò estremamente amaro, infatti mi sembrò necessario diluirlo con succo di limone e di mele. Superato quel primo approccio però non mi sembra più così amaro (soprattutto se ne togliete i semi) e lo bevo anche puro o diluito con altre foglie verdi.

Il Karela (Momordica charantia) contiene una sostanza simile all'insulina che potrebbe controllare i livelli di zucchero nel sangue dei diabetici. E' sempre più facile incontrarlo nelle nostre città e nelle aree dove vivono diverse etnie.

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